Valentina TORRESI
Una notte come tutte le altre ma una notte anche molto diversa dalle altre quella che ogni anno ricorre tra il 24 e il 25 Dicembre. Quest’anno a caratterizzare la notte di Natale a Tarquinia la veglia di preghiera con i giovani e la messa presieduta dal Vescovo nella Concattedrale.
La veglia guidata da Don Moreno, delegato per la missione ‘giovani per i giovani’, ha avuto inizio alle 23,15 ed ha preparato i ragazzi ad entrare nel grande mistero del Natale. Più tardi il momento di preghiera ha lasciato spazio alla grande celebrazione eucaristica animata dal coro ‘Franca Pico’ di Tarquinia e diretto dal Maestro Salvatore Donato Cambò. Il servizio liturgico è stato invece curato dai Frati Francescani dell’Immacolata.
Alle 23,45 il Vescovo Carlo con i concelebranti, i diaconi e i ministranti è giunto all’altare e dopo una breve monizione ha invitato i fedeli giunti in gran numero a riconoscere i propri peccati per celebrare degnamente la nascita del Salvatore. Subito a seguire è stato cantato l’antico Preconio nel quale la melodia gregoriana ricordava la gioia di questa Nascita di Gesù nel mondo come pure il dolore di una morte salvifica già prefigurata.
A mezzanotte il canto del ‘Gloria’ ed il suono delle campane hanno annunciato la nascita di Gesù bambino. Durante il canto è stato anche stato scoperto il grande Gesù bambino che quest’anno è stato esposto alla venerazione su un leggio, tema ispirato ad alcuni versetti del libro della Sapienza che recitano ‘Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte era a metà del suo corso, la tua parola scese dal cielo, dal tuo trono regale’ (Sap 18, 14-15) proprio a memoria del compiersi oggi di questa Parola eterna. La celebrazione è poi proseguita nel modo consueto. Il Vescovo durante l’omelia, sempre intensa come è solito regalarci in queste grandi occasioni, ha esortato i fedeli a vivere pienamente il Natale.
A conclusione della Santa Messa il Vescovo Carlo ha anche impartito la Benedizione Papale concedendo l’indulgenza plenaria ai fedeli presenti.