Più volte, negli ultimi mesi, il vescovo Marrucci e gli uffici della Curia hanno sollecitato il Comune per la conclusione dell’iter burocratico; in considerazione di questa ulteriore richiesta “popolare”, si confida in una maggiore celerità.
Per la realizzazione dell’opera la Conferenza episcopale italiana si è impegnata a un finanziamento con fondi dell’otto per mille che andrà ad aggiungersi alle risorse che verranno impiegate dalla Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e dalla comunità parrocchiale di Sant’Agostino.Si tratta di un impegno economico rilevante, che non vede contributi pubblici di alcun tipo, e che si unisce allo sforzo della Diocesi per la realizzazione della nuova chiesa e del complesso parrocchiale di San Liborio, sempre a Civitavecchia, anche questo finanziato solo con fondi Cei e della comunità. A Sant’Agostino, vicino all’attuale chiesa, sorgerà una struttura pastorale multifunzionale che oltre ed essere luogo di celebrazioni sarà a disposizione della comunità diocesana per convegni, incontri dei giovani e manifestazioni.Riguardo al percorso di Via Crucis “alberata e nel verde”, così come richiesto nella petizione, la Curia vescovile precisa che tale opera non risulta nel progetto e che non è tra le priorità pastorali e di culto della parrocchia di Sant’Agostino, pertanto non verrà presa in considerazione.
Una nuova chiesa a Sant’Agostino
Precisazioni della Curia sulla petizione popolare promossa dai cittadini
Più di 2.500 persone – fedeli, pellegrini e cittadini – hanno firmato una petizione nella quale si chiede la costruzione di una nuova chiesa in località Pantano. Si tratta di un importante gesto di vicinanza alla comunità parrocchiale di Sant’Agostino e alla Chiesa della nostra diocesi.
La lettera è indirizzata al vescovo Luigi Marrucci, al sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino e alle congregazioni per la Dottrina della Fede e per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
La Curia vescovile, a tale proposito, precisa che la realizzazione della chiesa e dell’annesso centro pastorale in sostituzione dell’esistente struttura con tendone – opera progettata già dal compianto vescovo Carlo Chenis -, è attualmente nella fase finale del processo di approvazione da parte degli uffici tecnici comunali.
Un percorso complesso che, negli anni passati, ha coinvolto anche la Regione Lazio proprietaria di alcuni terreni, nonché altri soggetti, e che finalmente sta per giungere alla fase operativa.