«Un evento di grazia per vivere insieme alcuni giorni nella condivisione e nella testimonianza di fede». Con queste parole il vescovo Luigi Marrucci ha introdotto la visita pastorale nella parrocchia dei santi Martiri Giapponesi che si è svolta dal 3 al 7 febbraio scorso.
Quattro giorni ricchi di incontri e celebrazioni che hanno avuto il momento più intenso nella festa patronale di martedì scorso. Iniziata con la Messa vespertina del sabato e la processione d’intronizzazione dell’Evangeliario, l’accoglienza della comunità al pastore è proseguita con le celebrazioni domenicali. Il lunedì l’incontro con i genitori e i bambini del catechismo, il giorno dopo la festa patronale e la conclusione mercoledì con la visita ai malati al mattino seguita dall’incontro con tutti i gruppi parrocchiali nel pomeriggio, al termite la Messa di chiusura.
«Come cristiani – ha detto il vescovo – spesso siamo in difficoltà a vivere la nostra fede fuori dall’ambiente della comunità: questi giorni insieme sono l’occasione per fare una revisione della nostra fede e una testimonianza di comunione». Per monsignor Marrucci si tratta di «un rinnovamento nella fedeltà per costruire una Chiesa viva, edificata su Cristo, che trasmette il messaggio della fede e della comunione».
Da questo derivano i due segni che il presule ha ripetuto in ognuna delle ventuno visite pastorali finora svolte: l’intronizzazione dell’Evangeliario «segno della parola di Dio che ci deve guidare»; la lettura del Vangelo che non viene delegata ai presbiteri o ai diaconi «perché al vescovo per primo è affidato l’annuncio della Parola».
La parrocchia, affidata alla Congregazione degli Operai del Regno di Cristo, è guidata da padre Eusebio Gonzalez Hernandez ed ha come vicario padre Rafael Martinez Ortega. Entrambi di origine messicana, sono a Civitavecchia dal 2015. Attualmente nella comunità sono presenti quattro classi di catechismo con 56 bambini e ragazzi, un gruppo di giovani e cinque esperienze di spiritualità per adulti e famiglie: la Caritas parrocchiale, l’Ordine francescano secolare, la comunità “Grano di frumento” e gli Operai secolari del Regno di Cristo.
Sono stati tre gli incontri con i ragazzi. Quello con le classi della prima comunione ha visto i piccoli intervistare il vescovo con domande profonde e curiose. Con il gruppo che si prepara alla Cresima, monsignor Marrucci si è soffermato sull’importanze della Parola di Dio – tema che ha approfondito nella lettera pastorale di Avvento e che riprenderà in quella di Quaresima di prossima pubblicazione – così come ha fatto con il gruppo dei giovani.
L’ultimo giorno monsignor Marrucci, accompagnato da padre Eusebio, si è recato nelle case dei malati per portare la comunione svolgendo così il servizio che ogni venerdì mattina il parroco compie insieme ad alcuni della comunità.
Nell’incontro con gli adulti, prima della Messa conclusiva, il presule ha riaffermato l’importanza della corresponsabilità dei laici nella vita della comunità parrocchiale, ringraziando particolarmente quella dei Santi Martiri Giapponesi perché negli anni ha accolto molti presbiteri stranieri facendoli subito sentire a casa. Ai sacerdoti e ai diversi gruppi ha ricordato l’importanza di un’azione pastorale che sappia unire le diverse esperienze nella vita parrocchiale, altrimenti – ha avvertito – «rischiate di rimanere tante pecorelle sparse». Un’unione che avviene nella celebrazione eucaristica e nel consiglio pastorale, organismo ancora da formare in questa parrocchia e che ha sollecitato a fare al più presto.