Tarquinia in festa intorno a san Martino


Angelo Palombini*
 
Una bella giornata di sole e di festa quella trascorsa domenica 9 novembre a Tarquinia in occasione della festa di san Martino di Tours, compatrono della parrocchia della Concattedrale.
Erano ormai diversi anni che la festa era stata sospesa a causa dei lavori di restauro, non ancora ultimati, dell’antica chiesetta a lui dedicata nel quartiere più antico del paese.
Quest’anno però la mancanza di una chiesa ‘di mattoni’ non è stata sufficiente ad impedire il sentirsi chiesa viva di quella comunità che da sempre si è stretta intorno all’amato Vescovo di Tours. Grazie al grande impegno del parroco mons. Rinaldo Copponi e del sig. Mauro Bonifazi che hanno costituito il nuovo Comitato per i festeggiamenti e si sono impegnati personalmente, il quartiere medioevale è tornato a rivivere quel momento di gioia facendo ancora memoria del suo Patrono.
Ad aprire i festeggiamenti è stato il parroco che alle 9,00 ha presieduto la Santa Messa sulla piazza antistante la chiesa con i giovani ed i ragazzi del catechismo. ‘Il dover celebrare su questa piazza ‘ ha ricordato poi nell’omelia  ‘ ci fa capire che il vero tempio di Dio siamo noi, edificati su Cristo. Noi oggi, come quella chiesa che da quasi mille anni ci richiama la presenza di Dio tra le nostre case, sull’esempio di questo santo dobbiamo farci presenza di Dio tra la nostra gente’.
Con la carica spirituale dell’Eucaristia la mattinata è continuata con i grandi giochi preparati per i ragazzi dal Gruppo Scout Tarquinia I ‘Santa Margherita’.
Una breve pausa per il pranzo e subito i ragazzi sono tornati in piazza per la gimcana in bici, la corsa con i sacchi e le tradizionali ‘pignatte’.
Alle 16,00 in una piazza gremita di uomini e donne di ogni età, il Vescovo Carlo ha presieduto la Santa Messa indicando, soprattutto ai giovani, san Martino come modello a cui ispirarsi per essere anche noi santi. Poi il momento più atteso: un gruppo di giovani costituito per l’occasione ha portato in processione per le vie del quartiere medioevale la statua del Santo. Così dopo sei anni di attesa San Martino è tornato ad attraversare le strade del borgo addobbate a festa con drappi, fiori e fiaccole tra le lacrime dei più anziani e la gioia grande di tutti.
A conclusione della giornata, caldarroste, vino e bruschette per tutti, mentre dei giovani davano spettacolo sfidandosi all’albero della cuccagna e dei giocolieri animavano la piazza.
Terminata la festa, resta l’impegno di imitare San Martino diventando santi anche noi, stando di più in ginocchio davanti a Dio, per poter servire più generosamente i fratelli.
 
*seminarista