Il vescovo Gianrico Ruzza ha istituito il Servizio diocesano per la Tutela dei minori e delle persone fragili.
Si tratta di un organismo, affidato alla dottoressa Serena Mecucci, a cui possono accedere tutti coloro che intendono presentare una segnalazione relativa a presunti casi di abuso su minori o persone fragili, causati da sacerdoti o educatori, nell’ambito delle attività pastorali delle parrocchie.
Il Servizio, espressamente previsto dalla Conferenza episcopale italiana, è lo strumento con il quale la Chiesa diocesana si prende cura della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, promuove la cultura del rispetto e della prevenzione, garantisce responsabilità e solidarietà alle persone che segnalano forme di abuso all’interno della comunità ecclesiale.
Tra i compiti quelli di curare la prevenzione degli abusi di minori e persone vulnerabili; promuovere la formazione degli operatori pastorali, analizzando gli aspetti riguardanti tutela e sicurezza del minore e delle persone vulnerabili nei vari settori della pastorale; monitorare e promuovere la giurisprudenza canonica e il magistero ecclesiale in materia di abuso.
La dottoressa Mecucci coordina il centro di ascolto delle due diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina al quale si può accedere solo previo appuntamento (tel. 393.1489344; email stm@civitavecchia.chiesacattolica.it).
In particolare, si segnala che non verranno prese in considerazione segnalazioni o denunce anonime e che il servizio non si sovrappone ne si sostituisce all’Autorità Civile e al diritto di denuncia presso l’Autorità Giudiziaria.
Il protocollo prevede l’accoglienza e primo ascolto del segnalante; il contatto telefonico o email per un appuntamento in presenza con la responsabile del servizio e un collaboratore; l’incontro finalizzato a una prima analisi dei fatti e la sottoscrizione del format di denuncia; l’analisi della denuncia e l’eventuale inoltro all’Autorità Ecclesiastica.