Ultimamente, grazie a Dio, siamo stati abituati, dalla storia recente, ad avere delle guide e dei successori di San Pietro ad un livello particolarmente alto.
Chi è che ha dimenticato la grande umanità di Giovanni XXIII, il “Papa buono”, con la sua grande capacità di dialogo, ma anche con il coraggio dell’apertura di un Concilio. O la tormentata e profonda ricerca teologica di Paolo VI. Oppure il sorriso di papa Lucani che, con appena 33 giorni di pontificato, ha segnato la storia della Chiesa. Cosa dire poi di Giovanni Paolo II, del suo lungo e poderoso pontificato, del suo instancabile peregrinare sulle vie del mondo gridando, pieno di fede: “aprite le porte a Cristo”, della sua sofferenza degli ultimi anni vissuta con dignità ed altissimo valore di vero testimone della fede.