Domenica 6 novembre, alle ore 11, presso la Comunità Mondo Nuovo nel centro “Villa Paradiso” (località Spinicci, a Tarquinia, strada provinciale Litoranea, km. 1,75) il vescovo Luigi Marrucci presiederà la celebrazione eucaristica per la Giornata diocesana del Ringraziamento. L’incontro è promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro in collaborazione con la Comunità.
«Nella fertilità della terra che ci dà di che vivere, lo sguardo credente scorge un’espressione forte dell’amore di Dio per le sue creature. A lui, nella preghiera, si indirizza il ringraziamento». Lo sottolinea il Messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace per questa 66ª Giornata nazionale del Ringraziamento.
Per i vescovi, «la sola attenzione ai legumi non basta: focalizzare lo sguardo su di essi è piuttosto un’occasione importante per tornare a meditare su una realtà complessa che coinvolge stili di vita, forme della produzione, legami con la terra, relazioni tra persone e famiglie». «Abbiamo bisogno di una spiritualità del coltivare la terra, che ci aiuti a riscoprirla come madre ed a lavorarla in modo sostenibile. Dobbiamo riscoprire la nostra condizione di figli che tramite essa ricevono grati ogni giorno dal Signore ‘vino che allieta il cuore dell’uomo, olio che fa brillare il suo volto e pane che sostiene il suo cuore’ – si legge nel Messaggio – . ‘Figli’ che lavorano, rendono fertile e custodiscono il dono della terra attraverso la rete delle imprese agricole familiari, dove esso può farsi presente nel contesto di relazioni umane improntate alla gratuità e alla condivisione, rese fertili dal grande dono che Dio ci fa del suo amore misericordioso». Questa, si precisa nel Messaggio, «è la ricchezza a cui volgiamo lo sguardo, che invochiamo in questa Giornata del Ringraziamento».
Questa visione complessiva «sta ispirando opere concrete nella diversificazione dei modelli di produzione e consumo del cibo, come la ri-valorizzazione dei mercati locali, l’inclusione di soggetti socialmente deboli o svantaggiati nell’agricoltura sociale, le iniziative per la legalità e il recupero all’attività agricola dei terreni confiscati alle varie mafie, l’impegno per la trasparenza dell’informazione ai consumatori». Da qui anche la scelta dell’Ufficio diocesano di promuovere la Giornata insieme ai ragazzi della Comunità di recupero impegnati anche in lavori agricoli.