Nel 2010 si è celebrato l’Anniversario del Voto alla Madonna delle Grazie di Allumiere che dal 1965, anno in cui fu emesso, cade ogni 5 anni. In tale anno fu compiuto il furto sacrilego del Bambinello dal braccio della sacra Immagine, simulacro che non fu più ritrovato. Il popolo costernato, fece una promessa riparatoria, impegnandosi ogni cinque anni, a traslare la prodigiosa immagine in parrocchia per la novena che precede la festa dell’8 settembre. Dal 1980 il Voto si è arricchito della suggestiva visita delle singole Contrade di Allumiere. Anche quest’anno i rioni hanno fatto a gara per accogliere la miracolosa immagine addobbando vie, vicoli, balconi e finestre e innalzando artistici altari al centro della contrada dove, a tarda sera, veniva celebrata l’Eucaristia con la partecipazione di tutto il popolo. La santa Immagine è scesa a far visita anche all’Eremo della Trinità – luogo di antica devozione agostiniana alla Madonna delle Grazie – ed ha visitato i cari defunti con una commovente celebrazione nel cimitero.
Sabato 4 settembre ha visitato la Madonna delle Grazie l’Amministratore Apostolico della Diocesi, Mons. Gino Reali. Nel giorno della festività liturgica hanno celebrato Mons. Tommaso Cascianelli, passionista, e Mons. Valdmir Ferreira dos Santos, vescovi in Brasile, amici del santuario.
Numerosi i partecipanti ai Pellegrinaggi a piedi da La Bianca, Tolfa e Civitavecchia. Singolare e ardimentoso il pellegrinaggio da Monte Romano che ha attraversato il fiume Mignone.
Quest’anno ricorreva il terzo centenario dell’inaugurazione del nuovo santuario della Madonna delle Grazie (1710 -2010), voluto dall’intraprendenza e dallo zelo di Fra Giovanni Maria Galeotti, un laico Eremita dei Servi di Maria del Monte Senario, inviato sul monte delle Grazie intorno al 1694 dal priore di Cibona, località di Allumiere dove sorge un celebre santuario mariano che all’epoca era custodito da eremiti provenienti dall’antico cenobio servita di Monte Senario (18 km da Firenze).
Fra Giovanni, nativo de Le Valli, nei pressi di Fiorenzuola nel Mugello, si dedicò con zelo alla custodia del primitivo santuarietto della Vergine delle Grazie, risalente al primo cinquantennio dell’impresa delle Allumiere, che ebbe il suo esordio intorno al 1460. La chiesetta era amata e méta di pellegrinaggio, ma angusta; portava i segni dell’antica erezione, anche se un restauro era stato effettuato prima dell’arrivo del Galeotti sul Monte delle Grazie. Fra Giovanni, con l’aiuto dell’appaltatore Paolo Girolamo Torre iniziò intorno al 1707 la costruzione dell’attuale santuario, dove nel 1710 fu trasportata la prodigiosa immagine. Il fascino, la santità e la bontà del pio eremita seppero suscitare un’onda crescente di devozione alla Madonna delle Grazie. Molti salivano al santuario per farsi ungere da lui con l’olio della lampada che ardeva davanti alla sacra immagine e si narravano i miracoli. Fino al 1724 si prodigò per la custodia e per il perfezionamento del nuovo santuario e dell’attiguo romitorio. L’opera di fra Giovanni fu completata da uno dei successori nella custodia eremitica, fra Paolo Puccinotti da Saturnana di Pistoia. Fu lui a perfezionare la facciata e la sacristia e a lasciare il ricordo di una santità non lontana da quella di fra Giovanni.
Nelle celebrazioni di quest’anno è stato commemorato anche don Vincenzo Maria Urbani (1920 -2000) che fu parroco di Allumiere e rettore del santuario. Di lui ricorre quest’anno il decennale della morte. A lui va riconosciuto il merito di aver diffuso la devozione alla Vergine delle Grazie, di aver ampliato il santuario e il romitorio, di aver compiuto numerose iniziative ed opere che hanno portato il santuario ad essere riconosciuto come ‘diocesano’ nel 1984, con l’ulteriore sigillo posto da papa Giovanni Paolo II nel 1987, che volle incoronare personalmente l’antica statua della Regina delle Grazie, come momento più importante della sua Visita Pastorale a Civitavecchia.
Oggi il santuario si sta arricchendo di numerose nuove opere volute dall’amato vescovo di Civitavecchia – Tarquinia, Mons. Carlo Chenis ‘ scomparso prematuramente il 19 marzo di quest’anno ‘ finalizzate a celebrare degnamente il terzo centenario del santuario, che continua ad essere méta di pellegrinaggio anche per la presenza della sua tomba, dove riposa dal 9 giugno 2010, per esplicita sua volontà testamentaria, accolta con singolare benemerenza dall’Amministrazione Comunale di Allumiere. Don Vincenzo riposa invece nella tomba dei sacerdoti ‘ da lui edificata nel Cimitero Comunale ‘ per sua volontà testamentaria, rimessa al vescovo diocesano.
Don Augusto Baldini