«R…Estate con Noi» è lo slogan con cui, per il secondo anno, l’Ufficio di pastorale giovanile e vocazionale della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia propone l’esperienza dei campi scuola. In ogni parrocchie e nei luoghi di aggregazione sono stati affisse le locandine con le opportunità offerte dai gruppi e dalle associazioni ecclesiali per i mesi estivi. Si tratta di un percorso condiviso che, seppur promosso a livello parrocchia o interparrocchiale, è realizzato in un’ottica di condivisione. Una scelta pastorale voluta dal vescovo Luigi Marrucci che, oltre a dare un senso di apparenza alla Chiesa locale a chi decide di accogliere questo tipo di proposta, risuona come un chiaro messaggio di unità – e non uniformità – nella specificità di ciascuna realtà.
A spiegare il senso di tale proposta, che pur molto partecipata non vede la presenza di tutte le realtà che organizzano percorsi estivi per i giovani, è don Dario Errico condirettore dell’Ufficio di Pastorale giovanile e vocazionale insieme a don Stefano Carlucci.
«Tra i giovani – spiega il sacerdote – c’è una grande confusione sul significato di comunità diocesana. Rispetto al passato si sta perdendo la cognizione di cos’è una diocesi, si fa fatica a vivere la parrocchia come “seconda casa”, comunità a cui si appartiene insieme alla propria famiglia. Anzi, questi aspetti su cui si fonda la Chiesa, sono visti solo come gerarchia, qualcosa di organizzativo». Per don Errico «abbiamo generazioni cresciute con il concetto di gruppo o di movimento, con una spiritualità che si sviluppa e cresce solo tra quanti, pochi, sono vicini per età, per pensiero e anche per amicizia». Per questo, l’idea di condividere le esperienze estive, vuole essere un’opportunità per «offrire una coscienza diversa ai ragazzi e far capire che il gruppo, se esiste, deve essere a servizio di un’unica Chiesa. Le esperienze nei movimenti o nelle associazioni sono preziose se a servizio della comunità. Va insegnato ai giovani il carisma dell’unità».
Sono due le proposte della parrocchia di San Liborio: dal 9 al 16 luglio a Poggioferro per i ragazzi dai 12 ai 15 anni; dal 24 al 27 luglio a Valentano per i più piccoli dai 9 agli 11 anni.
La parrocchia di San Giuseppe a Campo dell’Oro propone un unico appuntamento a Farnese, dal 7 al 13 agosto, per ragazzi dagli 8 ai 17 anni.
I più numerosi sono poi i campi promossi dall’Azione cattolica: due quelli diocesani, dall’1 al 6 agosto a Bibbona (Livorno) per i ragazzi dai 12 ai 19 anni, dal 30 agosto al 3 settembre per i giovani dai 19 ai 25 anni. Dal 9 al 13 agosto si ripete anche il campo interparrocchiale organizzato dalla Cattedrale, San Gordiano, Sacro Cuore di Civitavecchia e da Monte Romano per i ragazzi dai 6 agli 11 anni a Bassano Romano. L’Acr di Allumiere farà il suo campo a Formia dal 16 al 22 luglio.
«Speriamo che quello dei campi estivi sia un primo passo per promuovere esperienze sempre più concrete di comunione tra i giovani», si augura il condirettore della Pastorale giovanile. «Al rientro dalle vacanze vorremmo fare un confronto con gli educatori: sarebbe bello riunirsi e dire cosa ha funzionato e quello che invece dobbiamo evitare; capire insieme cosa ha aperto il cuore dei giovani, senza tenere per se i propri segreti “per non darli alla concorrenza”, consapevoli che si lavora per una Chiesa».
Novità di quest’anno è il Campo vocazionale, in programma dall’1 al 4 agosto ad Acciano in Abruzzo. «Si tratta di un campo diverso dagli altri – spiega il sacerdote – e programmato insieme al vescovo Marrucci proprio all’inizio del nostro mandato come direttori». «A differenza di quello che si offre nei campi tradizionali – spiega don Errico – dove i giovani stando insieme, hanno occasione di pregare e di confrontarsi tra loro, con questa esperienza cerchiamo di far arrivare i partecipanti al proprio cuore. Il tema è “Dov’è il tuo cuore, lì sarà anche il tuo tesoro” con l’obiettivo di aiutare il giovane a scoprire cosa vuole il suo cuore e cosa vuole Dio da lui».