Una lettera ai parroci con le indicazioni per la ripresa delle attività di catechismo in vista dell’apertura del nuovo anno pastorale. È l’iniziativa del vescovo Gianrico Ruzza che lo scorso 4 settembre ha presentato il documento elaborato dall’Ufficio giuridico della Cei in cui sono illustrate le Linee orientative per la ripresa della catechesi.
Si tratta di un testo, scrive il presule «con tutte le indicazioni necessarie per consentire lo svolgimento degli incontri di catechesi in sicurezza, secondo le normative emanate dal comitato tecnico scientifico, così come avviene per le attività scolastiche».
In particolare, ai parroci si chiede l’utilizzo delle schede di iscrizione in base ai documenti predisposti dalla Cei: l’informativa e consenso ai fini della privacy e riservatezza; la scheda per la raccolta di informazioni riservate e importanti; il patto di responsabilità reciproca tra la parrocchia e la famiglia.
«Sottolineo – scrive il vescovo – che la compilazione di detti moduli e la firma dei genitori che viene richiesta all’atto di iscrizione al percorso di catechesi creano in noi le condizioni di sicurezza rispetto ad eventuali contestazioni e, pertanto, ritengo che sia necessario che tutte le comunità parrocchiali, in modo conforme, seguano la direttiva».
Si tratta di indirizzi predisposti dai tecnici della Cei in sintonia con i protocolli sanitari della scuola e riguardano tutti i percorsi educativi in ambito parrocchiale. Tali indicazioni valgono anche per gli incontri alla presenza di soli adulti: in questo caso il patto di corresponsabilità con le famiglie viene sostituito dall’elenco dei presenti da conservare.
Nella lettera si ricorda che il protocollo va rispettato integralmente; la modulistica, soprattutto il patto di corresponsabilità, va raccolta previa l’inizio delle attività e dei cammini.
Il documento, in sintesi, prevede che la capienza massima di ogni aula e la disposizione dei posti a sedere dovrà garantire sempre la distanza interpersonale di un metro; le modalità di entrata e uscita saranno tali da evitare la formazione di assembramenti; non potrà prendere parte agli incontri chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali, chi è in quarantena o in isolamento domiciliare, chi è entrato in contatto con una persona affetta da Covid-19 nei 14 giorni precedenti; negli ambienti della parrocchia la mascherina sarà sempre indossata; sarà tenuto con cura un registro dei presenti; si rispetteranno le norme igieniche; saranno arieggiati spesso i locali e garantite quotidiana pulizia e igienizzazione di tutte le superfici.