Alla luce del rinnovato e rimotivato Rito e degli studi che ne sono seguiti sulla natura della regalità di Maria, i suoi fondamenti teologici e lo sfondo biblico in cui essa va considerata, ha riacquistato valore e senso per il popolo di Dio la consuetudine delle incoronazioni.
Oggi per il cristiano incoronare le immagini mariane si configura come memoria e segno di ben altra «incoronazione» della Vergine: quella che Dio Padre, per Cristo, nello Spirito ha compiuto nel momento in cui la Madre di Dio al termine della sua vita terrena viene assunta in corpo e anima al cielo.
Si tratta di un fatto di grazia afferrabile solo con la fede. Senza ricorso a segno alcuno, la Vergine è pienamente configurata a Cristo risorto e resa partecipe della sua signoria. L’ambiente di tale «incoronazione» è costituito dalla comunità celeste, dove sono «quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo» (1Cor 2,9).