La sera del 30 Aprile e la mattina del 1 maggio la nostra parrocchia di Pescia Romana,dedicata a San Giuseppe Operaio, si è ‘addormentata’ e ‘risvegliata’ con l’amorevole presenza del nostro Padre: il Vescovo. Infatti, alla ‘Buona Notte’ del 30 Aprile ha fatto seguito la commovente celebrazione della Confermazione di un bel gruppo di ragazzi, proprio nel giorno della festa patronale.
Quale stupore abbia destato questa presenza del Vescovo così ravvicinata, sia per l’immediatezza dei giorni che per la modalità d’approccio con i ragazzi, è simpatico riferirla con lo stesso linguaggio utilizzato da loro. Alla necessità, riferita dal Vescovo durante gli incontri, di riprendere la buona pratica cristiana dei fioretti dedicati alla Madonna in questo mese di Maggio, accompagnata da esempi di santità diffusa tra i bambini (San Domenico Savio, Santa Firmina, San Tarcisio), un ragazzo ha esclamato, all’orecchio di una catechista: ‘Accidenti, però, è gaiardo stò Vescovo!… Ci vorrebbero tanti come lui!’.
Questa esclamazione partita dall’ascolto profondo di un ragazzo e dalla sua spontaneità ci fa capire che i giovani sono attenti scrutatori delle parole e dei gesti degli adulti e più i formatori occupano un posto autorevole più esigono coerenza tra gesti e parole, proprio come Gesù gli ha insegnato durante gli anni di catechesi: ‘Non chi dice Signore Signore’ ma chi fa la volontà del Padre mio!’ Il nostro Vescovo è riuscito a parlare al loro cuore e a gettare semi di Verità e Speranza’ anche attraverso l’incontro ‘da vicino” cioè in mezzo ai ragazzi a cui ha stretto le mani, elargito carezze e, perché no, anche qualche battuta scherzosa.
Ci è sembrato di rivivere con Don Bosco e con lui vogliamo unirci per un appello accorato al mondo adulto: ‘ Parliamo con i giovani, preghiamo per i giovani” e soprattutto prendiamo sul serio i giovani perché saranno il nostro futuro! Grazie Eccellenza, grazie Padre!
Fraternità Benedettina