Una veglia di preghiera per l’accoglienza e l’integrazione con particolare attenzione alla famiglia e a quanti si sentono feriti nell’identità sessuale o da crisi nelle relazioni. La liturgia, promossa dall’Ufficio di Pastorale per la famiglia e dall’Ufficio di Pastorale per i migranti, si svolgerà venerdì prossimo, 17 maggio, alle ore 21 presso la chiesa della SS. Concezione al Ghetto di Civitavecchia.
«La veglia – spiega don Federico Boccacci, vicario episcopale per la pastorale – conclude un cammino che quest’anno ci ha visto riflettere sulle difficoltà che i genitori incontrano nell’accogliere le scelte di vita dei propri figli, specialmente quando queste non corrispondono alle aspettative».
«Il percorso proposto dalla Pastorale per la famiglia – ha detto il vicario – è bello e difficile, scelto seguendo lo stimolo di papa Francesco di una Chiesa attenta alle situazioni di fragilità e di frontiera». Per questo, come avviene da cinque anni, la diocesi continua a essere vicina alle coppie divorziate, separate e in nuova unione. Quest’anno si è aggiunta un’attenzione particolare alle famiglie in sono presenti figli Lgbt.
Nell’ambito dei temi dell’inclusione e dell’accoglienza la liturgia vedrà protagoniste anche le comunità immigrate presenti in diocesi. Anche in questo ambito la preghiera, con le testimonianze, cercheranno di essere di aiuto alle comunità invitandole a entrare in relazione con i fratelli di altre fedi, culture e tradizioni.
«La preghiera – spiega don Boccacci – non ha l’obiettivo di rispondere ai tanti interrogativi sui quali dobbiamo riflettere per continuare a crescere. È invece un’occasione e uno stimolo per entrare in relazione con quanti vivono la sofferenza dell’esclusione».