La Comunità Mondo Nuovo ha festeggiato il 28 giugno i 35 anni di attività con un’intensa giornata di iniziative e incontri che si sono svolti presso il centro madre “Villa Paradiso” a Tarquinia e che ha visto la partecipazione dei ragazzi che hanno conosciuto la comunità, dei volontari e di numerosi rappresentanti delle istituzioni locali.
L’occasione è stata anche un momento di riflessione sulle nuove sfide che si presentano in questa congiuntura di crisi, economica e soprattutto morale, e verso le quali, proprio secondo il carisma di Mondo Nuovo, siamo chiamati a essere sempre carichi di entusiasmo e voglia di metterci in gioco in prima persona per ridare speranza e dignità agli ultimi di questa società.
Un evento importante per i ragazzi che a Mondo Nuovo si stanno impegnando in questa battaglia per la vita e la libertà dalla droga, e la migliore dimostrazione del valore e dell’efficacia degli insegnamenti che la Comunità riesce a trasmettere.
Nelle parole di Alessandro Diottasi, fondatore e presidente della Comunità, c’è la soddisfazione di aver adempiuto all’impegno che, semplice operaio, prese 35 anni fa con un gruppo di ragazzi “disperati” che insieme a lui vollero essere Comunità.
«In questo – ha spiegato Diottasi – debbo riconoscere che siamo stati bravi; innanzitutto a sopravvivere a fronte di tutti i cambiamenti che in questo tempo le Istituzioni, i ragazzi ospiti con le loro famiglie, e le esigenze educative ci hanno chiesto e alle quali abbiamo cercato sempre di rispondere al meglio con le nostre potenzialità e risorse, soprattutto quelle umane. Non avremmo potuto fare tutto ciò se non avessimo avuto vicino un volontariato genuino, sano, generoso, e i nostri operatori professionisti».
Per il fondatore, però, «la cosa più importante è che siamo riusciti a mantenere inalterata l’anima e lo spirito della nostra Comunità che, illuminata dalla luce del Vangelo e dalla forza dell’amore, da 35 anni continua a seminare il bene e la cultura della solidarietà, della pace e della comunione».
In questi 35 anni sono stati oltre 1.800 i ragazzi devastati dalle droghe ospitati nei centri residenziali e moltissimi recuperati dalla Comunità, migliaia di famiglie assistite, centinaia di detenuti accolti. Innumerevoli incontri e manifestazioni sulla prevenzione nel Lazio e nelle altre aree dove la Comunità è presente: Abruzzo, Toscana, Lombardia e Croazia.
Un recupero che non è passato attraverso le “cronicizzazioni” farmacologiche, ma che ha avuto come fondamento l’amore responsabile in un clima di comunione. Mondo Nuovo è stato un faro di speranza per chi è smarrito nella tempesta della vita.