Si celebra domenica 1 febbraio la 37/ma Giornata nazionale per la vita. Nel consueto messaggio, i vescovi Italiani ricordano che «il triste fenomeno dell’aborto impedisce ogni anno a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all’Italia. Il nostro Paese non può lasciarsi rubare la fecondità».
La fantasia dell’amore può farci uscire da questo vicolo cieco inaugurando un nuovo umanesimo: «vivere fino in fondo ciò che è umano migliora il cristiano e feconda la città». La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita. Ogni figlio, infatti è riflesso del Verbo di Dio. La vita è perciò un bene “indisponibile”; l’uomo lo riceve, non lo inventa; lo accoglie come dono da custodire e da far crescere, attuando il disegno di Colui che lo ha chiamato alla vita; non può manipolarlo come fosse sua proprietà esclusiva. La vita umana viene prima di tutte le istituzioni: prima dello Stato, di ogni struttura sociale e politica, prima della stessa scienza.
Il risultato della legge che ha legalizzato nel 1978 l’aborto volontario, in questi anni, è di oltre 5 milioni di interruzioni di gravidanza, più di 7mila quelle fatte a Civitavecchia.
I Centri di aiuto alla vita, espressione del Movimento per la vita, contando unicamente sul volontariato, hanno contribuito a salvare dall’aborto migliaia di esseri umani. Solo a Civitavecchia sono stati 115 i bambini venuti alla luce nel corso degli ultimi anni grazie al supporto dei volontari alle mamme: questo il motivo che ci da la forza di andare avanti e di superare ogni ostacolo. Con il Progetto Gemma alla donna in gravidanza, viene versato un contributo di 160 euro mensili, per tutta la gravidanza ed oltre, per complessivi 18 mesi. In occasione della Giornata per la vita rinnoviamo quindi l’appello a contribuire alle iniziative che il Movimento intraprende.
Oggi sotto attacco diretto non è solo il concepito, ma la famiglia stessa, nella quale ogni vita ha origine. Si tenta di denigrarla con ogni mezzo e proporre nuovi modelli che ne sono semplicemente la caricatura, affermando che non è necessario un uomo ed una donna per costituirla.
Siamo giunti al punto che l’uccisione di un innocente nel seno materno assurge a “diritto civile”, per cui il delitto diventa diritto e viceversa. Chi proclama la sacralità della vita dal concepimento diventa un assassino, e chi promuove lo sterminio dei non nati un uomo giusto. E non possono non tornare alla mente le parole dell’allora cardinale Ratzinger quando, nel 2005, affermava: «Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. È lui la misura del vero umanesimo».
Tutti i fedeli troveranno nelle chiese le modalità per sostenere la nostra associazione: in particolare, nella sede di via San Francesco di Paola a Civitavecchia (mercoledì e venerdì dalle 16 alle 17) è possibile portare generi nuovi per neonati, o versare un’offerta. A Tarquinia, il Centro di aiuto alla vita di Semi di Pace partecipa alla manifestazione “Una Primula per la Vita”. I volontari dell’associazione, saranno presenti presso le chiese di Tarquinia con dei banchetti, dove sarà possibile fare un’offerta per portare a casa una primula e prendere informazioni sulla realtà di Semi di Pace.
Movimento per la vita