Leggere i segni – nel cielo e nella storia – per vivere con saggezza il nostro tempo. È questo, richiamando la risposta di Gesù ai farisei, l’incipit del Messaggio dei Vescovi per la decima Giornata per salvaguardia del Creato che la Chiesa festeggia il 1° settembre e che si ricorda oggi nelle celebrazioni domenicali.
Quest’anno la ricorrenza si inserisce tra una serie di appuntamenti che la arricchiscono di nuove sfumature: dall’Enciclica “Laudato si”, all’Expo di Milano “Nutrire il pianeta”, fino alla Conferenza degli Stati sul cambiamento climatico che si terrà a Parigi a novembre, nella quale, si spera, la comunità internazionale saprà finalmente raggiungere accordi esigibili e di alto profilo.
Nel messaggio dei Vescovi, la pratica della custodia si esprime nei tre elementi del mondo che abitiamo: l’acqua, la terra, l’aria, con particolare riferimento ai mutamenti climatici ed al riscaldamento globale. Tre elementi purtroppo presenti nelle cronache del nostro territorio, in questi mesi: pensiamo alla crisi idrica e all’allarme alghe tossiche in acque marine; agli attacchi infestanti a palme, ulivi, castagni; o ancora ai fumi che si riversano nell’aria che respiriamo.
A fronte di ciò ci viene proposto un percorso che porti a riscoprire con urgenza una dimensione della nostra vocazione: gustare la bellezza del creato, abitarlo con sobrietà e solidarietà verso i poveri, ripensando i nostri stili di vita e superando un sistema economico che non si cura dei più fragili. Un percorso che possiamo declinare lungo tre direttrici. Anzitutto l’impegno personale a concretizzare nella vita quanto professiamo con la fede; poi l’agire economico, riaffermando il concetto di “utilizzo” anziché di “possesso” che si sostanzia nel ridurre le esigenze, riciclare, riusare, riparare.
Anche nella nostra Diocesi l’attenzione già viva in questi anni, si riproporrà con un’iniziativa ecumenica di approfondimento dell’Enciclica “Laudato si'” in occasione della Giornata del Ringraziamento il prossimo 7 novembre.
Domenico Barbera
Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale