‘Quando leggo gli scritti di Sant’Agostino non ho l’impressione che sia un uomo morto più o meno milleseicento anni fa, ma lo sento come un uomo di oggi: un amico, un contemporaneo che parla a me, parla a noi con la sua fede fresca e attuale’ è ciò che ha detto Benedetto XVI, nell’Udienza Generale del 16 gennaio, corrente anno, ma è ciò che è stato avvertito dai presenti, sia pure con modalità diverse, durante l’omelia del nostro Vescovo Mons. Carlo Chenis, nella solenne Messa serale celebrata il 28 agosto, festa del santo, e nelle meditazioni donate durante la processione che è seguita subito dopo.