E quando digiunate…

Riflessioni sulla pratica del digiuno quaresimale

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Il Vescovo Carlo Chenis nella lettera per la Quaresima ha molto bene scritto che in questo tempo di allenamento spirituale il digiuno comporta un’azione di autocontrollo che rafforza le potenzialità psicologiche, facendo riferimento al fine della vita in questo mondo. Il digiuno infatti ci fa contemplare noi stessi ed il nostro corpo e la fame fisica ci ricorda la fame di Dio che deve animarci; come i rumori della pancia vuota fanno rinascere il desiderio del Padre nel figliol prodigo (Lc 15) così lo stomaco vuoto ci aiuta a non dimenticare che solo Dio può riempire i nostri desideri di felicità e di bene. Se questo esercizio quaresimale sarà autentico darà anche senso ad una più disciplinata partecipazione ai misteri celebrati lungo il resto dell’anno liturgico, anzitutto il grande mistero pasquale.