‘Dai luce alla pace’ è stato lo slogan che ha accompagnato l’Azione Cattolica diocesana per tutto il mese della pace. Un periodo che si inserisce nel cuore dell’anno associativo e della formazione pensata per i bambini e per i ragazzi. Dopo aver sperimentato, nella prima fase, la bellezza di scoprirsi amati, pensati, curati dalle persone che sono loro intorno e dalla paternità di Dio, i bambini e i ragazzi si preparano a vivere la seconda fase del cammino dell’anno e a riconoscere la ricchezza del proprio limite, la bellezza di non essere perfetti, la gioia di sentirsi amati ‘nonostante’ mancanze e povertà.
Iniziati lo scorso ottobre, gli incontri settimanali dovevano portarci domenica 13 gennaio a marciare insieme con tutti i gruppi parrocchiali. Purtroppo le pessime condizioni meteo ci hanno costretti a rimandare tutto a domenica 10 febbraio.
La sera prima dell’incontro i più agitati erano gli educatori insieme ai genitori dei ragazzi. Una frase si ripeteva nelle innumerevoli telefonate fatte: ‘Speriamo che non piova!’. E giù tutti a visitare i siti delle previsioni meteo nella speranza di vedere uno spiraglio di sole. Gli unici tranquilli erano i ragazzi. A loro poco importa del tempo, a loro interessa stare insieme e divertirsi.
La domenica mattina una meravigliosa sorpresa, non pioveva e il sole iniziava a sorridere.
I ragazzi si sono ritrovati presso l’Oratorio Salesiano e la preghiera ha dato inizio a questa meravigliosa giornata, fatta di giochi e riflessioni. Sono stati fatti loro ‘accendere i riflettori’ su alcune realtà della loro vita, del loro paese verso cui non hanno mai avuto interesse. Le realtà che si scoprono, spesso, sono realtà di povertà, di bisogno, di solitudine, di esclusione.
Alle 15 il ritrovo davanti al palazzo comunale. Ci si inizia a predisporre per la marcia. I bambini fanno a gara per stare davanti. Tutti vogliono mostrare i cartelloni colorati fatti nella mattinata.
Arriva una macchina della polizia, sarà la nostra scorta: è il segnale che siamo pronti.
Si parte, nel frattempo si sono uniti al corteo genitori, giovanissimi e una rappresentanza della Comunita dei ragazzi di Mondo Nuovo. Davanti alla parola pace, tutti siamo uguali, nessuno è diverso o migliore dell’altro. Canti, grida, sorrisi e preghiere hanno invaso la città.
Puntuale alle 16 l’arrivo in Cattedrale dove ad accoglierci c’era il parroco Don Cono. La celebrazione è stata animata dai canti dei ragazzi guidati dalle chitarre dei loro educatori.
In comunione con il centro nazionale, l’equipe diocesana ACR ha voluto porre l’accento sull’importanza di vedere con occhi sinceri quello che ci circonda per potersi mettere al servizio dell’altro, per maturare uno stile di solidarietà nuovo, capace di far sentire l’altro accolto e amato.
Il tema che quest’anno accompagna l’ACR è sintetizzato dallo slogan ‘In cerca d’autore’ ed ha la sua ambientazione in un teatro, per questo i ragazzi sentono parlare di riflettori, copioni e scene da improvvisare.
Come ogni anno l’Azione Cattolica promuove per il mese della pace un progetto da sostenere. Quest’anno è stato scelto il progetto ‘Art & Life’ di fratel Atef Soubhi in Egitto. Questi è un padre gesuita che attraverso il teatro sostiene quei bambini che a causa della povertà e della miseria non vedono riconosciuti il loro diritto a sentirsi amati.
Concludo ringraziando tutti coloro che hanno partecipato e che hanno reso possible la realizzazione della marcia.
Massimiliano Solinas
Presidente AC Diocesana