Conclusi gli incontri mensili del clero diocesano con una giornata a Viterbo
Si è svolto giovedì scorso, 4 giugno, l’ultimo ritiro del clero di questo anno pastorale che il Vescovo Carlo a voluto ancora in un Santuario mariano. La scelta del vicino santuario della Madonna della Quercia di Viterbo non è stato casuale. Infatti, molti dei nostri sacerdoti hanno vissuto gli anni di formazione in seminario proprio all’ombra di questa sacra effige nell’adiacente seminario.
Presente all’incontro anche don Manuel, il sacerdote salesiano che in quest’anno ha tenuto gli interventi formativi con particolare attenzione ai progetti per ‘avvicinare’ i giovani. Dobbiamo partire ‘ ha affermato don Manuelel ‘ dall’amore paterno di Dio che si riflette nei genitori ed ancor più nelle madri. E la migliore immagine della paternità divina sulla terra è la maternità di Maria, che partorì l’eterno Figlio di Dio in condizioni umane.
Tanti gli spunti di riflessione e i consigli pratici che don Manuel ha saputo lanciare per un serio e fruttuoso accompagnamento spirituale dei giovani.
Verso le 11,30 i sacerdoti ed i diaconi si sono recati in basilica dove il parroco don Angelo Massi ha brevemente ripercorso i tratti più salienti della storia di questa immagine. A seguire il Vescovo ha presieduto la celebrazione penitenziale invitando i sacerdoti a vivere regolarmente questo sacramento per crescere sempre più nella vita spirituale così da essere autentici maestri e testimoni della misericordia di Dio che largamente perdona. Ha ammonito, però, di fare attenzione a non ‘approfittare’ troppo della immensa misericordia del Padre.
Alla celebrazione del Sacramento della Riconciliazione è seguita la Santa Messa in onore di Maria Santissima alla quale hanno preso parte tutti i sacerdoti, i diaconi e i seminaristi presenti. Durante l’omelia il Vescovo ha ricordato che migliaia di persone mosse dalla fede sono passate da quel santuario per cercare in Maria protezione e sostegno, si sono recati in quel luogo chiedendo di essere guariti dalla peste prima e dagli altri mali poi, per ringraziare la Madre di Dio.
Stessi motivi che hanno spinto anche il clero della nostra diocesi in pellegrinaggio in quel luogo, affinché Maria interceda e ci guarisca dal male spirituale e dall’orgoglio, dall’invidia e dall’egoismo.
Il Vescovo e alcuni sacerdoti con toccanti preghiere spontanee, hanno poi affidato alla Madonna della Quercia i sacerdoti in difficoltà tanto fisicamente quanto spiritualmente, i giovani della nostra diocesi, la missione ‘giovani per i giovani’ e soprattutto le nuove vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa.
Al termine un momento di fraternità ha concluso questa bella giornata di comunione e di preghiera.
Angelo Palombini, seminarista