Oltre 130 catechisti e catechiste della diocesi, lo scorso 17 giugno hanno partecipato all’assemblea programmatica di fine anno. «Catechisti in cammino» il tema dell’incontro promosso dalla consulta diocesana dell’Ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi.
La parrocchia di San Gordiano Martire, con il suo accogliente spazio oratoriale, è stato il luogo dove si sono svolti i lavori assembleari. Il Vangelo delle “Beatitudini” (Mt 5, 1-16) ha fatto da sfondo all’assemblea, iniziata con un momento di preghiera e una riflessione del vescovo Gianrico Ruzza.
Riprendendo le parole di don Tonino Bello, il presule ha sottolineato come la gioia sia la “carta d’identità” del cristiano, caratteristica peculiare indispensabile per poter trasmettere la fede. Il vescovo ha ringraziato i catechisti presenti «una grazia per la nostra diocesi l’avere una così numerosa e partecipata presenza», rimarcando l’importanza che ricopre oggi questo servizio, ministero “di fatto”.
Ruzza ha posto l’accento sulle difficoltà di questo tempo per i giovani e i fanciulli: l’emergenza educativa, l’isolamento e la disgregazione delle famiglie. Ha sottolineato come sia centrale arrivare ad una catechesi di «iniziazione alla vita cristiana dei fanciulli» che possa stimolare a vivere le relazioni partendo proprio dalla più importante, quella dell’incontro con Gesù, ribadendo poi anche quelli che sono i “punti di forza” del percorso d’iniziazione che è d’ispirazione catecumenale-kerigmatica e che coinvolge tutti: gli adulti, i genitori, i bambini-ragazzi-giovani, i catechisti, la comunità parrocchiale nelle sue articolazioni.
«Si tratta – ha detto – di una proposta che riafferma la centralità dell’incontro con il Signore Gesù attraverso la sua Parola all’interno di comunità ecclesiali sempre più aperte e che cercano di continuare nel tempo i gesti di tenerezza che il Vangelo ci racconta».
Il momento centrale della giornata, organizzato in “Tavoli di consultazione” è stato anticipato da una breve sintesi sui temi proposti fatta da Padre Stefano Lacirignola.
Riportiamo una sintesi dell’intervento di padre Stefani Lacirigrnla
Questo anno pastorale ha visto quasi tutte le parrocchie della nostra diocesi impegnate nello sperimentare i nuovi itinerari per la catechesi. Proposta che da settembre si estenderà a tutte. Ebbene ricordare che la catechesi è l’eco della Parola di Dio, l’onda lunga che trasmette la gioia del Vangelo. Ciascun catechista è innanzitutto provocato a riscoprire in questo servizio la propria chiamata a esserne eco non soltanto con la parola ma con i gesti concreti. Ad essere per i ragazzi e le loro famiglie la presenza della tenerezza di Gesù.
Con i nuovi cammini siamo chiamati a passare da un modello scolastico–dottrinale a una proposta che coniughi Parola di Dio e vita.
Gli itinerari seguono un modello in stile catecumenale per iniziare i ragazzi alla vita cristiana.
Siamo chiamati a riorganizzare la pratica attuale, rendendo la catechesi un cammino per diventare cristiani, dove la famiglia accetta liberamente di partecipare con i propri figli, scandito da riti e celebrazioni, fatto anche di esperienze di vita cristiana: gesti di solidarietà, giornate comunitarie.
La grande sfida della catechesi di oggi è imparare a “fare i cristiani”, piccoli o adulti che siano. Non dobbiamo dimenticare che l’obiettivo dell’itinerario d’iniziazione cristiana non è il sacramento da celebrare, ma la vita cristiana che nasce dal sacramento celebrato.
I nuovi itinerari hanno come unico centro il Vangelo: per i catechisti significa recuperare un atteggiamento di revisione personale per misurare la connessione con Cristo e di conseguenza la nostra testimonianza.
«Incontriamo Gesù» è la proposta per i più piccoli, di 7 anni. Un percorso di rinnovato annuncio, in cui bambini e genitori sono accompagnati dalla Galilea a Gerusalemme all’ascolto della bella notizia di Gesù, nato, morto e risorto per noi. Si continua con «Insieme verso l’amore» per avvicinare al sacramento del Perdono in una prospettiva iniziatica a partire dalla riscoperta del dono del Battesimo.«Alla tavola con Gesù» prepara alla celebrazione della Messa di prima Comunione come invito alla festa: i ragazzi incontrano Gesù che siede alla tavola con ogni uomo fino a farsi cibo per l’umanità. Si prosegue con «Sulla strada della felicità», aiutati dalle beatitudini e dal comandamento dell’amore scoprono come Dio chiami ogni uomo alla felicità. «Al soffio dello spirito» accompagnerà i dodicenni a scoprire e incontrare lo Spirito Santo come compimento della promessa di Gesù di restare per sempre con noi. I ragazzi vengono aiutati a comprendere come adesso tocca a loro essere testimoni. Attraverso una lettera scritta indirizzata al Vescovo chiedono di poter ricevere la Cresima e di essere confermati nella fede.
Questo progetto, dunque, desidera rimettere al centro la relazione con il Padre, il Figlio Gesù attraverso lo Spirito Santo ricevuto già nel Battesimo che chiama a riscoprire alla vita cristiana. Questa chiamata che ci invita a fare la differenza si realizza attraverso l’ascolto della Parola che ci fa discepoli di Gesù che nello spezzare il Pane invita a crescere nell’amore con Lui e verso ogni persona. Questo cammino per condurci ad assaggiare e intravedere la vita eterna, la partecipazione completa alla resurrezione.