Dopo aver fatto registrare il record di visitatori presso la sala Egon Von Furstenberg di Palazzo Valentini, si sta svolgendo in questi giorni presso il maschio del Forte Michelangelo di Civitavecchia la mostra ”Ennio Galice- 1943/1999 – La misura civile dell’arte”. A dieci anni dalla prematura scomparsa del pittore cittadino i famigliari, gli amici ed i colleghi del mondo dell’arte hanno voluto ricordare la figura di un artista che è riuscito in 3 anni di carriera ad esprimere attraverso i pennelli sentimenti etici di grande valore morale. «La sua pittura non è mai spiegabile se non come reattività emotiva di fronte ad un oggetto – ha commentato il maestro Ennio Calabria ricordando la grande umanità di Galice pittore – è sempre la cultura che significa l’arte. Queste opere sono ”sperdute” in una condizione di spaesamento generale, nel mondo di oggi non ci sono più né ambienti né coordinate che le giustifichino o che le sostengano. Noi artisti dobbiamo lavorare per creare un contesto culturale che guardi al futuro.