«Interrogarsi su come rendere sempre più feconda, evangelica e credibile la propria missione in mezzo agli uomini e alle donne del nostro tempo». È questo, secondo don Federico Boccacci, vicario episcopale per la pastorale, l’obiettivo del Convegno diocesano che si terrà il prossimo 9 ottobre, alle ore 17, presso il Teatro dei Salesiani a Civitavecchia.
L’incontro, dal titolo “Chiesa in uscita, in permanente conversione e formazione”, vedrà la presenza di don Jourdan Pinheiro, responsabile dell’Ufficio catechistico regionale, che terrà la relazione principale. La novità di quest’anno saranno i laboratori di approfondimento, a cui parteciperanno quattro delegati per ogni parrocchia insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni ecclesiali.
I laboratori si terranno sabato 11 ottobre, alle ore 17, presso la parrocchia “Maria SS.ma Stella del Mare” in Tarquinia Lido per la zona pastorale di Tarquinia e nella parrocchia “San Felice da Cantalice” (Cappuccini) per la zona di Civitavecchia.
«Il Consiglio pastorale diocesano – scrive il viario nella lettera di invito alle parrocchie – ha stabilito di fare seguire alla riunione plenaria aperta a tutti gli operatori pastorali delle realtà ecclesiali, un incontro per un numero più ristretto di partecipanti. Costoro dovranno confrontarsi e riflettere su temi di grande concretezza ad oggetto del convegno stesso, applicandoli alle nostre realtà locali, in uno scambio di opinioni libero e aperto che ci servirà per meglio orientare l’attività pastorale del nuovo anno».
Ognuna delle comunità parrocchiali è invitata ad indicare quattro laici, uno per ogni ambito di studio, da far partecipare agli incontri, che saranno moderati da alcuni rappresentanti del Consiglio pastorale diocesano.
In allegato (fondo pagina) è disponibile la scheda di iscrizione ai laboratori dove sono indicati anche gli ambiti di confronto.
La registrazione dei partecipanti, attraverso l’email federicoboccacci@yahoo.it, terminerà il prossimo 2 ottobre.
I quattro laboratori saranno:
1) LA CHIESA DIOCESANA, «SOGGETTO DI EVANGELIZZAZIONE», E LA CONVERSIONE PASTORALE
(EG 30-31, 46-49; IG 10, 28-30, 65)
– Quale idea di Diocesi è diffusa tra i fedeli delle nostre comunità? E quale concezione di Chiesa diocesana abbiamo noi operatori pastorali? Quale senso di appartenenza ci lega concretamente?
– Quali cambiamenti riteniamo importanti per meglio vivere la nostra Diocesi?
2) LE PARROCCHIE IN UN MONDO CAMBIATO E LA LORO VITA PRATICA, TRA PASTORALE ORDINARIA E PASTORALE IN CHIAVE MISSIONARIA.
(EG 28-29; IG 16, 28, 55, 71)
«Chiesa che vive in mezzo alle case», «comunità di comunità», luogo primario di comunione e di partecipazione, di crescita nella fede, orientata verso la missione.
– Quali meriti vengono attribuiti dalla nostra gente alle comunità parrocchiali? Quali limiti, lamentele, sono frequenti nei suoi confronti? Che legame c’è tra parrocchia e quartiere?
– In che misura orari, spazi, persone che ne scrivono la storia concorrono ad essere strumenti di comunione visibile e di partecipazione reale? Quale è il rapporto con il parroco? Esistono gruppi che tendono a monopolizzare l’organizzazione delle attività? Esistono consigli pastorali?
– La liturgia, così come è vissuta, preparata, proposta riesce davvero ad essere l’anima della vita parrocchiale? Cosa è la domenica per la parrocchia?
– Quali ambiti della vita della gente meriterebbero maggior attenzione e un serio impegno di servizio? Sappiamo essere creativi dinanzi alle sfide odierne? Da dove, da chi e con chi si dovrebbe cominciare?
– Esistono momenti di dialogo aperto e rapporti di aiuto costanti tra parrocchie vicine? Come si manifesta il legame tra le parrocchie con la Diocesi?
3) OPERATORI PASTORALI, DISCEPOLI – MISSIONARI A SERVIZIO DEL REGNO NELLA CHIESA.
(EG 76-109, 169-173; IG 14, 64, 79-87)
La chiamata e il cammino di fede degli operatori pastorali; l’accompagnamento degli operatori nelle comunità ecclesiali; il bisogno-domanda di formazione per arrivare a tutti, a partire degli ultimi
– Se dovessimo dire in due parole “lo stile” dei nostri operatori pastorali, cosa diremmo? Sono consapevoli della loro chiamata-missione? Come sono accompagnati nel loro cammino di fede?
– Come si concretizza la ministerialità dei laici e delle laiche? Quali sono le più riconosciute e presenti? Quali sono le più necessarie e assenti? Esistono questioni aperte o tensioni tra operatori pastorali?
– C’è una attenzione alla catechesi degli adulti? Come si organizza la formazione degli operatori pastorali? Quali carenze sono più sentite? Quali partecipazione dei giovani (oltre 20 anni) nella missione?
4) LA FAMIGLIA COME “SOGGETTO” NELLA PASTORALE E PROTAGONISTA DELLA PARROCCHIA.
(EG 66, 70, IG 24, 28-29, 54-55, 60, 69)
«Chiesa domestica» e trasmissione della fede alle nuove generazioni; rapporti nella comunità ecclesiale; «cellula fondamentale della società», fragilità e nuove sfide
– Quale cammino di discernimento ha svolto la nostra Diocesi sul tema della famiglia?
– Come si è cercato nelle nostre parrocchie di stimolare il compito di evangelizzazione degli e con gli sposi e della e con la famiglia? Che rapporto c’è tra famiglie e catechisti? Tra famiglie e parroco?
– Ci sono proposte su uno “stile di preghiera” nelle famiglie? Come è vissuto il momento della benedizione pasquale delle famiglie? Come conciliare vita parrocchiale e situazioni familiari in difficoltà?