ALLA FESTA REGIONALE DELL’ECCOMI AD ANZIO
C’eravamo anche noi
Il 2 febbraio, in occasione della festa della Presentazione di Gesù al tempio, gli Araldini (i piccoli della Famiglia Francescana) si riuniscono per ‘rinnovare la loro promessa’. Questa volta, la fraternità regionale si è incontrata ad Anzio. Eravamo in tutto 253 persone, tra araldini, genitori ed animatori. Partiti presto, siamo stati accolti dalla fraternità ospitante con una grande colazione, tra il freddo e il vento, siamo però stati subito riscaldati dalla gioiosa accoglienza della Commissione Araldini, che ci ha presentato il tema della giornata: ‘Tu’io, gli altri’ attraverso video ed immagini. Ogni fraternità aveva già preparato questo evento, riflettendo sulle parole della canzone di Jovanotti: ‘.Fango’. per capire il significato che nessuno di noi è mai solo.
Poi è stato il momento del grande gioco che ha visto coinvolti tutti gli araldini. I genitori invece, guidati dall’Assistente Regionale Fr Rino, hanno ascoltato la testimonianza di due terziari francescani: Carlo e Daniela, che ci hanno raccontato la loro vita, le loro esperienze, le difficoltà di una vita, però guidata e vissuta alla luce di Cristo, condividendo così le difficoltà e le gioie di essere genitori, come loro. Poi abbiamo consumato il pranzo al sacco, condividendo così, oltre che le pietanze, anche la gioia di conoscere tanti nuovi amici. Poi è stato il momento della ‘Festa’, tra balli, canti, in cui anche i più grandi hanno potuto gustare la gioia di tornare bambini. Arrivato così il momento della Santa Messa, P. Giuseppe che ha celebrato, è stato meraviglioso, spiegandoci il vero motivo, per cui ogni ARALDINO aveva fatto tanti chilometri: stare con Gesù e con così tanti fratellini e sorelline. Dopo l’omelia, il momento del ‘Rinnovo della Promessa’:’Padre chiediamo di appartenere alla fraternità degli Araldini per servire fedelmente a Gesù e prepararci ad entrare nella Fraternità Secolare di S. Francesco di Assisi’.’
Vederli in questo modo per noi genitori è molto bello, e ci fa pensare che ogni bambino dovrebbe sempre conservare la semplicità ed il sorriso di questo momento. Ma cresceranno, e noi non potremmo fare altro che guardarli crescere, ma abbiamo la certezza che lo faranno sotto lo sguardo di Dio, di San Francesco e di Santa Chiara ed allora, ‘siamo più tranquilli’.
Si conclude così la giornata, con il regalo ‘dell’abbraccio’ a ognuno di noi, con la speranza nel cuore, di rivedersi presto al Campo Nazionale, in cui ci saranno tutti: gli Araldini d’Italia.
Cristiana (una mamma di Tolfa)