La Chiesa italiana ricorda domenica 9 novembre la 64/ma Giornata del Ringraziamento, una ricorrenza che la nostra Diocesi celebrerà alle ore 11 con la Messa presieduta dal vescovo Luigi marrucci nella chiesa di San Pietro ad Aurelia.
Il Messaggio dei Vescovi per la Giornata presenta un forte richiamo alla giustizia, che riguarda le dinamiche economiche in senso generale, ma che investe anche, direttamente, ciascuno di noi e ci invita a ripensare certe nostre abitudini. Nel ringraziare il Padre per i frutti della terra, dicono infatti i Vescovi, non si può non rilevare il paradosso di un dannoso eccesso di consumo di cibo da parte di alcuni, a fronte della sottonutrizione di tanti altri, non solo in terre lontane ma anche nelle nostre città.
Da un lato c’è la finanza, che si considera il cibo come pura merce su cui speculare per trarne profitto, a prescindere dal destino delle famiglie e di interi popoli; né si può tacere il tema dell’illegalità che minaccia la salubrità dei prodotti che consumiamo con forme di abuso e di inquinamento di cui non sempre siamo adeguatamente a conoscenza.
Dall’altro c’è la nostra responsabilità personale e familiare, in quanto consumatori ma soprattutto cittadini chiamati ad adottare comportamenti e stili di vita responsabili, sostenendo coi nostri acquisti le produzioni locali ed eliminando lo spreco alimentare.
Il nostro rapporto con la terra, ammoniscono ancora i Vescovi, è anzitutto un fatto culturale, che si traduce in un modello di produzione agricola attento alla qualità e alla salvaguardia dei terreni e nel presidio del territorio contro il degrado e la cementificazione.
Nel rendere grazie a Dio per i doni che ogni giorno riceviamo dalla terra e dal lavoro dell’uomo, siamo dunque chiamati al duplice impegno di coltivare la terra in forme sostenibili e adottare comportamenti quotidiani basati sulla sobrietà dei consumi.
La Giornata vedrà poi un secondo, importantissimo appuntamento, in gennaio, a Pescia Romana, dove il vescovo Marrucci celebrerà la Festa di Sant’Antonio Abate.