San Vincenzo Maria Strambi, vescovo passionista, l’unico santo civitavecchiese torna nella nostra diocesi attraverso la venuta delle reliquie del suo corpo.
Dal 17 al 30 ottobre, il corpo del santo sarà pellegrino a 75 anni dalla sua canonizzazione, avvenuta nell’Anno Santo del 1950, ad opera di Papa Pacelli.
Un evento di grazia che, per i fedeli delle nostre comunità deve essere da stimolo per un rinnovato impegno di evangelizzazione nelle famiglie e negli ambienti, per riavvicinare Gesù Cristo e il suo Vangelo a tutti, poiché oggi si percepisce una forte sete di Dio.
San Vincenzo Maria Strambi ci ha dato l’esempio di questo impegno pastorale, che parte dal cuore della Chiesa da sempre, secondo la nota espressione pasolina «guai a me se non predicassi il Vangelo».
Lui, con tanta abnegazione e intrepida fede, ha percorso le nostre terre predicando il Vangelo e annunciando Gesù Cristo Crocifisso «potenza e sapienza di Dio».
Anche a Roma, per incarico di Papa Clemente XIV, nell’Anno Santo 1775, predicò la missione al popolo annunciando la gioia del Vangelo con forza e senza risparmio di fatiche, richiamando tutti alla conversione al Signore unico vero maestro di vita.
Lo stesso ardore apostolico di evangelizzazione lo espresse per 22 anni nella sua Diocesi di Macerata e Tolentino. Come pure a Milano nel periodo del suo esilio forzato, per non aver prestato giuramento di fedeltà a Napoleone.
Inoltre, la venuta del suo corpo santo nella nostra Chiesa diocesana, ci aiuterà a prendere sempre più coscienza di che cosa sia la Chiesa e di come bisogna amarla e servirla, senza riserve e ambiguità. La Chiesa è il corpo visibile di Gesù Cristo, è la famiglia di Dio, è il Tempio dello Spirito Santo, è “madre e maestra” di fede vera.
San Vincenzo Maria Strambi è stato un vero padre, dal cuore grande e amabile, nei confronti dei propri figli. Ha amato la Chiesa, donando e consumando interamente la sua vita per il popolo santo di Dio. Ha espresso con gioia la paternità di Dio per i suoi figli.
Noi pastori del gregge santo di Dio, senza alcun nostro merito, siamo chiamati per vocazione divina ad esprimere al meglio questa paternità di Dio, nella continua benevole accoglienza dei fratelli, come testimoniato da san Vincenzo Maria Strambi.
Giovedì 17 ottobre, alle ore 17, il corpo santo arriverà alla Cattedrale di Civitavecchia dove, alle ore 17.30, ci sarà la solenne celebrazione eucaristica con tutto il clero diocesano presieduta da monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata.
Tutti i giorni, alle ore 18, si terrà la Messa animata dalle diverse comunità parrocchiali e istituti religiosi della zona pastorale di Civitavecchia. Lunedì 21 ottobre, durante la celebrazione, il vescovo Gianrico Ruzza conferirà il mandato pastorale ai catechisti di Civitavecchia.
Sabato 26 ottobre, alle ore 15.30, il corpo verrà portato in pellegrinaggio nella parrocchia a lui condedicata insieme a San Liborio.
Domenica 27 ottobre, alle ore 15, la reliquia giungerà presso il Monastero delle Passioniste a Tarquinia e, alle ore 17, nel Duomo, dove ci sarà, ogni sera alle ore 18, la Messa animata dalle diverse comunità parrocchiali della zona di Tarquinia. Nella celebrazione di lunedì 28 ottobre, alle ore 17, il vescovo conferirà il mandato ai catechisti.
Mercoledì 30 ottobre, alle ore 8.30, con la Messa di affidamento della diocesi a san Vincenzo, si concluderà il pellegrinaggio del corpo con il suo ritorno a Macerata.