Ogni anno nella seconda domenica di luglio si celebra la Domenica del Mare. Le comunità cattoliche di tutto il mondo pregano per coloro che lavorano nel settore marittimo e per chi si prende cura di loro. Per l’occasione, il Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, cardinale Michael Czerny SJ, invia un Messaggio a tutte le persone impegnate in questo comparto e a cappellani e volontari attivi nella pastorale del mare.
La Domenica del Mare (Sea Sunday) è nata nel 1975 in Inghilterra su iniziativa dell’Apostolato del Mare della Chiesa Cattolica, la Mission to Seafarers degli Anglicani e la Sailors’ Society della Free Church per ricordare i marittimi, i pescatori le loro famiglie e coloro che li assistono. Nel corso degli anni è diventata la “Giornata internazionale di preghiera per la gente di mare” che viene celebrata ogni anno la seconda domenica di luglio.
La Domenica del Mare è un’occasione per richiamare l’attenzione su uno dei settori di cui poco si parla ma che è al centro della vita di ognuno. Come sottolinea nel Messaggio il Prefetto “i marittimi sono tra i membri meno visibili di tutta l’umanità. Eppure, è attraverso i loro sforzi invisibili che possiamo far fronte a molte delle nostre necessità”. Sforzi che spesso si imbattono in ingiustizie, sfruttamento e disuguaglianze. Per questo, la Chiesa accompagna e difende i lavoratori e, come dichiara il cardinale Czerny, “è meraviglioso quando i volontari, i cappellani e i membri delle chiese locali portuali, che si impegnano nella pastorale marittima, difendono la dignità e i diritti dei marittimi”.
È attraverso il mare che la Chiesa si è formata e diffusa in tutto il mondo. Salpando e approdando in porti lontani, gli Apostoli e i missionari hanno portato la Buona Notizia fino agli estremi confini della Terra. L’esperienza di allora può essere di ispirazione anche per la Chiesa di oggi perché come evidenzia il cardinale “ogni nuova imbarcazione che arrivava significava maggiori incontri e scambi, maggiore apertura alle novità e alle immense possibilità che si aprivano oltre le coste locali”.
Il Messaggio è rivolto ai marittimi di ogni provenienza e fede perché, chi lavora nel settore, arriva da tutti i paesi e professa tutte le religioni del mondo. L’impegno della Chiesa è includerli senza distinzioni per crescere insieme nella comprensione e nella solidarietà così che “la gente del mare possa sentirsi parte della Chiesa ovunque vada”.