Cari amici nel sacerdozio ministeriale e battesimale,
ho atteso fino ad oggi per potervi rimettere nuove disposizioni riguardanti il nostro comportamento di cittadini e di cristiani per il mese di maggio che sta per iniziare.
Purtroppo il DPCM di domenica 26 aprile u.s. insiste
- nel vietare ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati;
- nel sospendere manifestazioni organizzate, eventi e spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico;
- nei luoghi di culto, l’apertura condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
- nel sospendere le cerimonie civili e religiose;
- nel consentire le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Di fronte a questo ulteriore quadro di sospensioni e di divieti che arbitrariamente e unilateralmente la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha assunto escludendo la possibilità di celebrare l’Eucaristia con il popolo, la CEI ha inoltrato una dichiarazione di totale disaccordo.
Il tavolo permanente di dialogo della CEI con il Governo della Repubblica, in particolare con il Ministro dell’Interno, faceva sperare nella possibile ripresa di alcune azioni pastorali, mantenendo naturalmente tutte le disposizioni sanitarie in vigore.
Mentre rimaniamo nell’attuale situazione di Celebrare l’Eucaristia privatamente, a porte chiuse, con una presenza minimale di ministranti, ma con l’apertura al rito delle esequie con un numero di familiari non superiore a 15 e con il dovuto distanziamento nell’aula celebrativa (è preferibile tuttavia celebrarle all’aperto), chiediamo alla CEI di procedere nel dialogo con il Governo per riappropriarci la libertà di culto e poter gradualmente riorganizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia.
Nell’allegato N. 1, unisco la lettera di Papa Francesco che invita alla recita del S. Rosario in famiglia o singolarmente nel mese dedicato a Maria Santissima, con due preghiere che si possono recitare, alternativamente, al termine della celebrazione devozionale.
Inoltre vi comunico che la CEI, accogliendo la richiesta dei Vescovi diocesani, giovedì 30 aprile accrediterà alla nostra un contributo da evolvere alle Parrocchie e alle opere di carità, per far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali del Covid-19.
Non so ancora l’ammontare del contributo spettante alla nostra Chiesa, tuttavia con i miei più stetti collaboratori ho pensato di compiere un duplice passaggio:
- entro il 15 maggio, versare nel c/c delle Parrocchie e delle Rettorie, mediante bonifico bancario o postale un primo contributo, uguale per tutte le realtà comunitarie.
- Chiedo gentilmente di rimettere quanto prima all’Ufficio Economato la SCHEDA (allegato N. 2), con la quale si presenta la Richiesta di Contributo sia per le spese parrocchiali come per quelle del servizio Caritas, sostenute o da sostenersi in questi mesi (da marzo a giugno) senza aiuto di offerte da parte dei fedeli.
Coadiuvato poi dall’Ufficio Economato, prenderò in considerazione le Parrocchie e le Rettorie che sono in regola con il Consuntivo dell’anno 2019, unirò la Richiesta di contributo e considererò il numero degli edifici di culto presenti nel territorio parrocchiale, per erogare un secondo e più consistente sussidio entro il 31 luglio p.v.
Quindi invierò una seconda SCHEDA nella quale ogni realtà comunitaria dovrà rendicontare quanto effettivamente impiegato per sostenere spese parrocchiali, aiuto a famiglie e persone singole.
Questa rendicontazione servirà all’Economato per rimettere alla Segreteria Generale della CEI entro il 31 dicembre 2020 come sono state utilizzate le risorse attribuiteci e, per redigere il consuntivo finale da inoltrare entro il 28 febbraio 2021.
In attesa di nuove comunicazioni per celebrare la solennità della Pentecoste il 31 maggio p.v. e la conclusione dell’Anno Eucaristico prevista per l’11 giugno, vi saluto con affetto fraterno, ricordandovi presso l’altare del Signore.
Dio benedica il vostro ministero di presbiteri, di consacrati e di battezzati fedeli al dono ricevuto e gioiosi nella perseveranza di una vita cristiana serena e fraterna.
+ don Luigi, vescovo
Civitavecchia, 28 aprile 2020
solennità di S. Fermina, patrona della città di Civitavecchia