Domenica 24 gennaio, più di 300 persone – soprattutto giovani e ragazzi – hanno preso parte alla Marcia della Pace ecumenica promossa dall’Azione Cattolica, la Diocesi e le Chiese evangeliche e ortodosse di Civitavecchia. Iniziata dalla Parrocchia dei Santi Martiri Giapponesi, la lunga carovana – a cui erano presenti i sindaci di Civitavecchia, Montalto di Castro e Tarquinia – ha percorso il lungomare fino alla Cattedrale, con due soste che hanno caratterizzato il cammino: a largo Galli dove c’è stata una riflessione del pastore Italo Benedetti della Chiesa Evangelica Battista; e a Piazza degli Eroi per far apporre la propria firma a tutti i partecipanti su un lungo striscione. La Marcia, ha detto il vescovo Luigi Marrucci, è stato un camminate insieme, “un modo di incedere sostenuto”: come uomini “per vincere l’indifferenza e conquistare la pace”; come cristiani “per conquistare il rispetto reciproco, senza snaturare la propria identità di appartenere a Cristo”. Sia la pace che l’unità sono doni di Dio “questo vuol dire che va supplicata, va accolta e va vissuta”.
Più di 300 partecipanti alla Marcia della Pace ecumenica. Il vescovo Marrucci: “un incedere sostenuto”
Domenica 24 gennaio tanti giovani e ragazzi, insieme ai sindaci e ai pastori delle Chiese cristiane, hanno sfilato per le vie di Civitavecchia.
“E’ stata come al solito, una bella esperienza umana e cristiana di incontro e confronto, riflessione e incoraggiamento reciproco sulla via della pace. Come ci ricorda il Pontefice, nel suo messaggio, la prima forma di indifferenza è quella verso Dio, da cui scaturiscono anche quella verso il prossimo e verso il creato. Non possiamo vivere nella mancanza di attenzione alla realtà che ci circonda e non basta neanche essere informati sui problemi e sui drammi del nostro tempo, bisogna averli a cuore, andare oltre noi stessi, pur nei modi alla nostra portata” ha commentato Domenico Pengo, presidente diocesano dell’Azione Cattolica.