Tarquinia – Tiziano Torresi è il nuovo Segretario nazionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (Meic), l’aggregazione laicale dei laureati e degli intellettuali cattolici italiani. Nato a Tarquinia nel 1984, Torresi è attualmente allievo della Scuola Dottorale in Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre e già autore di un volume (‘L’altra giovinezza’, Premio Capri 2010), di numerosi articoli di attualità e ricerche di carattere storiografico. Incarico prestigioso ma anche molto impegnativo quello che lo attende. Il Meic infatti, membro fondatore dell’International Catholic Movement for Intellectual and Cultural Affairs (Pax Romana ICMICA) è stato protagonista della storia ecclesiale e civile del Paese, un punto di riferimento fondamentale per il mondo culturale cattolico, ‘un’avanguardia missionaria per il mondo della cultura e delle professioni’ (Giovanni Paolo II). Fondato nel 1933 come Movimento dei Laureati da Igino Righetti e da Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, per dare continuità alla formazione dei giovani universitari cattolici, esso ha conosciuto nei decenni uno sviluppo progressivo dei suoi temi di studio, dell’impegno intellettuale ed accademico e nel mondo delle professioni. Promotore delle settimane di cultura religiosa di Camaldoli, veicolo della cultura e della teologia europea in Italia, il Movimento è stato soprattutto un serbatoio fondamentale per la «classe dirigente» cattolica alla guida dell’Italia. Basti pensare che tra le sue fila si sono formati, tra gli altri, politici del calibro di Aldo Moro, Giulio Andreotti, Giuseppe Lazzati, Giorgio La Pira, Giuseppe Dossetti. Più di recente, anche il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, è stato presidente del Meic. «L’eredità della storia del Movimento e l’odierno scenario concorrono a confermare la solidità e la lungimiranza del nostro impegno: una sfida di ricerca e di discernimento critico per collaborare nella Chiesa e nella società civile a una mediazione coerente tra fede e storia» afferma Torresi. «Crediamo sia fondamentale una maturazione della fede coniugata con la crescita nello studio e l’acquisizione del sapere scientifico. È in questa ricerca della verità accompagnata dalla fede che nasce la responsabilità per il bene comune», conclude il giovane di Tarquinia il cui incarico, accanto al Presidente nazionale Carlo Cirotto, scienziato dell’Università di Perugia, sarà quello di sovrintendere alla programmazione culturale del movimento ma anche quello di organizzare e gestire la vita e gli appuntamenti di un’associazione con migliaia di aderenti, riuniti in oltre cento gruppi presenti nelle Università di tutta Italia.