Il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, dichiarato dal Parlamento avvenimento di rilevanza nazionale, sarà celebrato a Civitavecchia, città visitata dal Santo nel lontano 1854, ricordando l’opera salesiana nella città a vantaggio dei giovani, particolarmente i più bisognosi, nel periodo bellico fino ai nostri giorni.
Le manifestazioni per festeggiare il bicentenario di don Bosco avranno inizio sabato 24 gennaio, memoria liturgica di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, con una conferenza tenuta da Don Augusto Baldini sull’apporto della famiglia salesiana alla crescita della città di Civitavecchia, una presenza iniziata nel 1898. L’incontro sarà alle ore 10.30 al Forte Michelangelo. Al termine, il vescovo Luigi Marrucci inaugurerà una mostra sulla vita del Santo. La Mostra rimarrà aperta fino al 2 febbraio, tutti i giorni, con orario 10-12 e 16-18.
A solennizzare l’anniversario è stato anche organizzato, nella sala teatro Buonarroti, un incontro con il nono successore di Don Bosco, Don Pascual Chavez Villanueva, mercoledì 28 gennaio alle ore 17. Il superiore generale emerito dei Salesiano introdurrà la rifessione su “Le sfide educative del futuro: che cosa ha da dire oggi la pedagogia del santo ai giovani e agli educatori”.
I festeggiamenti continueranno il giorno 31 gennaio, memoria liturgica, con una solenne concelebrazione presieduta dal cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la Diocesi di Roma, e concelebrata dai vescovi della Conferenza episcopale del Lazio, nella Basilica di San Giovanni Bosco a Roma.
Il 1° febbraio alle 11.30 il vescovo Luigi Marrucci presiederà la celebrazione eucaristica nella parrocchia salesiana della Sacra Famiglia a Civitavecchia.
La “famiglia” salesiana a Civitavecchia ha origine proprio dalla vita del fondatore che, nel corso del suo primo viaggio a Roma, il 21 febbraio del 1858 fece tappa nella città portuale. Nel 1898, a 10 anni dalla morte di Don Bosco, si insediò a Civitavecchia le prima comunità delle suore Figlie di Maria Ausiliatrice, attualmente presente con 12 religiose, che operano la scuola elementare e dell’infanzia e l’oratorio femminile.
Il ramo maschile dei salesiani arriva in città nel 1928, oggi presente con 6 presbiteri che hanno affidata la parrocchia della Sacra Famiglia e promuovono l’oratorio maschile.