Dal suo studio in Borgo Sant’Angelo scorgeva le finestre dell’appartamento apostolico. Le scrutava spesso alzando lo sguardo sopra i tetti di Roma, mentre preparava con meticolosa puntualità quei servizi che ci hanno raccontato, per anni, con discreta e sapiente maestria, le vicende della Chiesa universale, le sue maestose liturgie, l’incedere della barca di Pietro nella procella del mondo contemporaneo. Giuseppe De Carli è morto il 13 luglio scorso al Policlinico Gemelli, a soli 58 anni, distrutto da ‘quel’ male che, per la sua violenza e la sua crudeltà, preferiamo talvolta nemmeno nominare.
È scomparso Giuseppe De Carli
Dal suo studio in Borgo Sant’Angelo scorgeva le finestre dell’appartamento apostolico. Le scrutava spesso alzando lo sguardo sopra i tetti di Roma, mentre preparava con meticolosa puntualità quei servizi che ci hanno raccontato, per anni, con discreta e sapiente maestria, le vicende della Chiesa universale, le sue maestose liturgie, l’incedere della barca di Pietro nella procella del mondo contemporaneo. Giuseppe De Carli è morto il 13 luglio scorso al Policlinico Gemelli, a soli 58 anni, distrutto da ‘quel’ male che, per la sua violenza e la sua crudeltà, preferiamo talvolta nemmeno nominare.