Per il secondo anno consecutivo, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Consiglio d’Europa, si è rinnovata una proficua collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio, che fa capo al Ministero dei Beni Culturali (MIBAC) e Arsial, Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio, ente strumentale della Regione.
L’oggetto di questa coadiuvazione è rappresentato dalle opere artistiche e architettoniche realizzate dall’Ente Maremma, a partire dagli anni ’50, in diverse località del territorio laziale nell’ambito di quella consistente opera di trasformazione fondiaria che va sotto il nome di ‘Riforma agraria’. Un intervento certamente significativo per la vastità dei territori interessati e per la portata delle trasformazioni introdotte sia sul piano economico-sociale, sia per quanto riguarda l’assetto paesaggistico.
E’ in quel periodo che, nel quadro della progettazione urbanistica che fa seguito ai decreti di esproprio e ai successivi piani di colonizzazione, sorgono i ‘Borghi di Riforma’, nuclei insediativi in ambito rurale che rispondono fondamentalmente all’esigenza di concentrare, a beneficio della popolazione agricola, i servizi essenziali. E tra questi vi era certamente la chiesa, collocata in posizione centrale, e poi a seguire gli altri edifici: la scuola elementare, anch’essa certamente essenziale ad assicurare almeno una minima base di istruzione, lo spaccio per rifornirsi dei generi di prima necessità, il circolo ricreativo ove sperimentare i primi tentativi di integrazione tra “assegnatari”. E infine, la sede della cooperativa.
Tre di questi tipici esempi di architettura rurale ricadono nel territorio della nostra diocesi con le rispettive chiese: la parrocchiale di San Giuseppe Operaio a Pescia Romana (Montalto di Castro), la chiesa di Sant’Antonio Abate a Borgo dell’Argento (Tarquinia) e la parrocchiale di Sant’Agostino nell’omonimo Borgo (Civitavecchia).
Ma insieme ai servizi essenziali, ritroviamo anche l’opera tutt’altro che marginale realizzata dagli Artisti della Riforma, opera che è stata al centro della giornata e che racchiude espressioni di particolare pregio, riconducibili alla sensibilità artistica maturata in quella singolare stagione dell’epoca contemporanea.
È per questo motivo che lo scorso sabato 25 settembre, presso il Borgo di Pescia Romana, si è tenuto un incontro nel quale, oltre ad una tavola rotonda con la partecipazione di amministratori e tecnici, è stata promossa anche una visita guidata al Borgo ed in particolare alla chiesa parrocchiale di San Giuseppe Operaio. Nella piazzetta adiacente la chiesa è stata organizzata anche una mostra con immagini e documenti d’epoca.