Dal 13 al 17 Ottobre sarà celebrata a Reggio Calabria la 46a Settimana sociale dei cattolici italiani dal tema Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese. Si tratta di un importante appuntamento per la Chiesa italiana e pertanto ci sembra davvero opportuno proporre, in queste domeniche, qualche appunto di riflessione sul tema cardine della Settimana. Lo faremo provando a rispondere a due domande: cosa è il bene comune? E, dal momento che la sfida principale per la comunità ecclesiale è oggi quella educativa, è possibile educare al bene comune? Il concetto di bene comune è oggi al centro della riflessione pubblica. La crisi attuale impone e motiva una tale, costante riflessione sui valori della politica, sui suoi indispensabili obiettivi, sull’impegno civile e sociale dei cattolici, soprattutto se pensiamo a quanto la corruzione, gli interessi privati, la miopia delle scelte strumentali e demagogiche abbiano intaccato la credibilità della classe politica che si trova ora a governare e a confrontarsi con le sfide di un travagliato frangente storico. Accade tuttavia, non di rado, che un concetto così ampio e complesso come il bene comune finisca per essere adoperato senza essere compreso, quasi riducendosi a orpello ricorrente in discorsi politici, farciti di suggestive parole ma vistosamente lontani da un vissuto quotidiano permeato di onestà, di concretezza, di decisioni propositive. Questa è, in molti casi purtroppo, la fine infelice che rischiano i valori quando di essi non ci si riveste nella vita di tutti giorni e non se ne fa l’abito virtuoso della vita pubblica e privata: oggetto di reiterati proclami e dichiarazioni ma non parole sommesse e impegnative che siano, per i credenti accordate attentamente assieme al Vangelo, sinfonia dell’intera esistenza.
I cattolici italiani e la 46a Settimana sociale (prima parte)
Bene comune: un cammino di impegno
Dal 13 al 17 Ottobre sarà celebrata a Reggio Calabria la 46a Settimana sociale dei cattolici italiani dal tema Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese. Si tratta di un importante appuntamento per la Chiesa italiana e pertanto ci sembra davvero opportuno proporre, in queste domeniche, qualche appunto di riflessione sul tema cardine della Settimana. Lo faremo provando a rispondere a due domande: cosa è il bene comune? E, dal momento che la sfida principale per la comunità ecclesiale è oggi quella educativa, è possibile educare al bene comune? Il concetto di bene comune è oggi al centro della riflessione pubblica. La crisi attuale impone e motiva una tale, costante riflessione sui valori della politica, sui suoi indispensabili obiettivi, sull’impegno civile e sociale dei cattolici, soprattutto se pensiamo a quanto la corruzione, gli interessi privati, la miopia delle scelte strumentali e demagogiche abbiano intaccato la credibilità della classe politica che si trova ora a governare e a confrontarsi con le sfide di un travagliato frangente storico. Accade tuttavia, non di rado, che un concetto così ampio e complesso come il bene comune finisca per essere adoperato senza essere compreso, quasi riducendosi a orpello ricorrente in discorsi politici, farciti di suggestive parole ma vistosamente lontani da un vissuto quotidiano permeato di onestà, di concretezza, di decisioni propositive. Questa è, in molti casi purtroppo, la fine infelice che rischiano i valori quando di essi non ci si riveste nella vita di tutti giorni e non se ne fa l’abito virtuoso della vita pubblica e privata: oggetto di reiterati proclami e dichiarazioni ma non parole sommesse e impegnative che siano, per i credenti accordate attentamente assieme al Vangelo, sinfonia dell’intera esistenza.