29° Cursillos Uomini

'Affinché non prevalga l'aridità dei cuori'


Nella mistica cornice del convento dei frati ‘Teresiani’ di Caprarola (VT) si è svolto, dal 31 marzo al 3 aprile u. s., il 29° Cursillos uomini della diocesi di Civitavecchia – Tarquinia.
L’esperienza, volta ad aiutare le singole persone a scoprire e a rispondere alla propria vocazione personale, ad avvicinarsi al mistero di Dio e alla realtà degli uomini, è stata animata dalla preziosa direzione spirituale di don Vinicio Giovannini e don Giovanni Felici, coadiuvati dai diaconi Renzo Ivan Massarelli e Pier Luigi De Paoli, dal rettore del Cursillos Pier Luigi Capuani e da una equipe di corsisti già in possesso di specifiche esperienze.
I ventisette partecipanti, suddivisi in tre gruppi, denominati rispettivamente ‘Santa Fermina’, ‘San Giuseppe’ e ‘San Paolo’, hanno approfondito alcune essenziali tematiche di vita cristiana e si sono soffermati sul ruolo attivo che ciascuno deve avere nell’ambito della comunità in cui vive affinché non prevalga l’aridità dei cuori (i cristiani come apostoli e profeti, la metamorfosi della vita nella misura in cui si impara a viverla).
E’ soprattutto attraverso la preghiera collettiva e la confidenza con il tabernacolo che i corsisti hanno scoperto la presenza della potenza di Cristo, come è scritto nel Vangelo secondo Matteo, in cui Gesù dice ai discepoli che ovunque essi si troveranno, in due o in tre, Egli sarà in mezzo a loro, perché Egli è stato mandato dal Padre per unire, nell’amicizia e nell’amore, i figli, i fratelli e le sorelle, gli uomini e le donne.
Gli intensi tre giorni si sono conclusi con una serie di riflessioni semplici e trasparenti sugli aspetti innovativi apportati alla vita cristiana dal Cursillos, che rompono gli stereotipi secondo i quali il Cristianesimo sarebbe un insieme di regole e di ritualità astratte ed aiutano a scoprirne invece il nucleo autentico e concreto (Dio mi ama) che trasforma l’essere umano in erede di Cristo nel cammino verso il Padre in compagnia dei fratelli.
I corsisti hanno fatto ritorno a Civitavecchia la sera del 3 aprile intorno alle ore 21 e, prima di rientrare nelle proprie case, si sono trattenuti alla presenza di parenti ed amici, in un clima di grande calore e letizia, nei locali della chiesa parrocchiale di ‘Gesù Divino Lavoratore’, per vivere altri momenti comunitari ricchi di testimonianze dell’intensa esperienza di fede vissuta nel nome del Signore.
Per i nuovi corsisti è cominciato così il cosiddetto ‘quarto giorno’ (Cristo conta su di te!), espressione che racchiude il compito di proseguire questo rapporto di comunione con Gesù per l’intera vita.
 
Carlo De Paolis